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Testo presentato alla manifestazione del 20 maggio 2015 

 

Eccoci qua, cantava Francesco De Gregori nei versi di una delle sue canzoni con le quali ha raccontato, mirabilmente, pezzi del nostro tempo e del nostro Paese.

Un lungo racconto fatto di tante storie, senza alcuna pretesa di ostentare verità rivelate, ma solo per raccontare storie di vita.

Raccontare pezzetti di vita senza alcuna presunzione, ma solo stando dentro la vita, soprattutto quando la stessa vita si fa più dura e difficile e con un cammino sempre più irto e perfino infido.

E oggi questo vogliamo fare noi, insieme a tanti giovani presenti fisicamente e idealmente.

Stare ancora dentro la vita rinnovando l’esperienza di un uomo – come Libero Grassi - che ha saputo ergersi a riferimento ideale di tanti.

Diceva Francesco:

Eccoci qua

siamo venuti per poco

perché per poco si va

e il sipario è calato già

su questa vita che tanto pulita non è

e ricorda il colore di certe lenzuola

di certi hotel

che il nostro nome ce l'hanno già

e ormai nemmeno ci chiedono più

il documento d'identità

e allora eccoci, siamo qua

siamo venuti per niente

perché per niente si va

e c'inchiniamo ripetutamente

e ringraziamo infinitamente…

Ed eccoci qua anche noi, a raccontare il ricordo di un uomo come Libero che, tra tanto altro, volle legare intimamente il senso della sua libertà alla condivisione con gli altri della storia della sua rivolta civile e morale – contro tutto e contro tutti coloro che volevano ridurre questa sua storia di libertà in presunta esibizione rumorosa, tanto ingiustificata quanto senza costrutto. Una tammuriata disse irresponsabilmente qualcuno. 

Anche per Libero era difficile raccontare la sua storia di uomo che non barattava con nulla la sua dignità e quella voglia di libertà da preservare ogni momento reagendo all'isolamento, alla mistificazione e al tradimento.

Anche per noi raccontare la sua storia non è stato facile ieri e lo è ancor meno oggi.

Ma…Eccoci qua. Abbiamo voluto essere qui – anche quest’anno più di altri – a difendere la memoria di un uomo… Libero; difenderla dai tradimenti di ieri e di oggi e, con i versi di Francesco, …ci inchiniamo ripetutamente e ringraziamo infinitamente voi che ci siete anche quest’anno con noi, Pina, Alice e Davide Grassi.

E Voi tutti, in qualche modo presenti, senza alcuna distinzione di ruolo e importanza; voi che avete voluto ancora onorare la memoria di Libero Grassi, nell'unico modo possibile: essendo testimoni di una storia – quella di Libero – da preservare da ogni affronto e tradimento.

E per questo verso di voi che… siete venuti fin qua ancora e, soprattutto oggi… c'inchiniamo ripetutamente e ringraziamo infinitamente…

 


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